Una stanza multisensoriale per chi è malato di Alzheimer.

Una stanza multisensoriale per chi è malato di Alzheimer.
Inaugurati nella sede di Aima  anche un laboratorio di cucina e un’area gioco con bambole Sono tutti strumenti terapeutici con valore cognitivo e sociale.

Rosignano.
C’è una stanza multisensoriale per alleviare lo stress. Ma ci sono anche un laboratorio di cucina e un luogo dove è possibile giocare con le bambole. I nuovi spazi creati nella sede Aima Costa Etrusca di Rosignano Solvay, in piazza Risorgimento, grazie al finanziamento della Chiesa Valdese sono pensati per aiutare chi è malato di alzheimer tramite terapie non farmacologiche. L’obiettivo, nello stesso tempo, è offrire sostegno alle famiglie di chi è affetto da questa terribile malattia.
Ecco dunque che è stata creata una stanza multisensoriale, progettata dalla ditta Generali arredamenti, mirante a favorire una sensazione di benessere attraverso la stimolazione dei cinque sensi.
A questo, ad esempio, serve la poltrona vibro-acustica ideata dal musicoterapista Riccardo Della Ragione. Lo strumento, nello specifico, genera un massaggio profondo che agisce su fasce muscolari e su terminazioni nervose.
La ditta Knauf, invece, ha contribuito alla realizzazione di un piccolo spazio dedicato al laboratorio di cucino-terapia, luogo che ha «un valore terapeutico fisico, cognitivo e sociale», ha spiegato Paola Giuntoli, fisioterapista dedita alla riabilitazione cognitiva.
Un’altra terapia non farmacologica praticata nella sede Aima è quella detta “della bambola”, di cui è responsabile il dottor Ivo Cilesi.
«L’anziano – ha precisato Paola Giuntoli – utilizza la bambola come oggetto simbolico, riuscendo a riversare parte del naturale desiderio di accudimento sul giocattolo che diviene, in questo caso, un essere vivente dotato di esigenze emotive».
La responsabile esecutiva del progetto, Marinella Zagaglia, ha ringraziato «La Private engineering company per averci sostenuto. Come ha detto la neopresidente Aima Arianna Cerretti, i risultati ottenuti sono stati possibili grazie a una rete sociale di cui fanno parte anche Asl, Società della salute Valli Etrusche, Fondazione casa cardinale Maffi, Fondazione Trossi Uberti, museo di storia naturale di Livorno, Caritas diocesana di Volterra, cooperativa Nuovo Futuro, Uisp e Auser».
I nuovi spazi, inaugurati lo scorso settembre, sono quindi funzionali e pronti a offrire i servizi per cui sono stati creati. Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile consultare il sito internet www.aimacostaetrusca.it oppure la pagina Facebook “Aima Costa Etrusca OdV”.

Pubblicazione il tirreno: 
https://www.iltirreno.it/cecina/cronaca/2019/10/26/news/una-stanza-multisensoriale-per-chi-e-malato-di-alzheimer-1.37794172